Siamo su Dienneti

lunedì 26 maggio 2008

LA" NUOVA" POESIA


FILIPPO TOMMASO
MARINETTI

La lirica italiana nell’età delle Avanguardie

La poesia è caratterizzata dalla necessità di un rinnovamento, e le riviste svolsero un ruolo importante. Firenze fu il suo centro, con la pubblicazione de: “Il Marzocco” (D’Annunzio), “La Voce”, e “Lacerba”. Di questo periodo fanno parte: i futuristi, i crepuscolari, e i poeti “vociani”.

La lirica futurista

I principi della poetica futurista sono:

- il rifiuto del passatismo e il culto della modernità

- il rifiuto del borghese e il culto di ideali eroici

- il gusto della provocazione, dell’arte-spettacolo

- il rifiuto della soggettività dell’arte e l’esaltazione dell’istinto

- la celebrazione del vitalismo

- il paroliberismo, cioè l’uso di “parole in libertà”

- l’uso di analogie più libere

- lo sconvolgimento della grafica della pagina

- la distruzione dell’io narrante

La lirica crepuscolare

Il termine “Crepuscolarismo” fu usato per definire lo spegnersi “in lungo crepuscolo” della produzione carducciana e dannunziana. In seguito indicò la poetica degli oggetti quotidiani, dei toni distaccati, dei ritmi in prosa e del lessico comune. Esso ebbe come modello la poetica delle “piccole cose” e del “fanciullino” di Pascoli. Tra i suoi poeti figurano: Corazzini e Gozzano.

I poeti “vociani

Così chiamati per la collaborazione con “La Voce”, manifestarono un rifiuto del Decadentismo e del superomismo, privilegiando una poesia ispirata dalle inquietudini dell’uomo e usando il verso libero e l’espressione intensa per esprimere la soggettività e l’interiorità. Tra i vociani ricordiamo Dino Campana.

Giuseppe Ungaretti

La sua produzione si articola in tre momenti diversi:

- il primo: caratterizzato da componimenti brevissimi, in cui la parola è ridotta all’essenziale, la sintassi è sconvolta, la punteggiatura è abolita e c’è l’uso di versi liberi (L’Allegria);

- il secondo: caratterizzato dal recupero di un lessico letterario, della metrica tradizionale, del periodo lungo e della punteggiatura (Sentimento del tempo);

- il terzo: rappresentato dalla raccolta Il dolore, incentrato sul tema del dolore individuale e collettivo, e ispirato dalla morte del figlio e dall’esperienza della II Guerra Mondiale. Caratterizzato dal recupero della tradizione classica e da una forma solenne.

Teatro grottesco: si ricollegava al tema della riflessione pirandelliana, secondo il quale la persona è una maschera, e l’unicità del suo carattere può essere scomposta in forma grottesca, perché priva di coscienza di psicologica.


Fratelli
Mariano il 15 luglio 1916
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
1.Indicate quale argomento è affrontato nella poesia
2.Segnalate quali analogie si susseguono nella poesia
3.Quale verso risulta centrale?
4.Tra quali parole si crea l'allitterazione finale della poesia?
5.Quali sono i temi dominanti della raccolta Allegria di Naufragi?
6.Nel lessico è evidenziata la presenza della parola involontaria dell'anagramma
del termine rivolta.Anche altre parole possono essere anagrammate, anche parzialmente in altri vocaboli. Provate anche voi.....
Questo procedimento è usato, nella poesia di Ungaretti, per accrescere l'istintiva e profonda ribellione dell'individuo di fronte al prevalere della violenza e della distruttività della guerra.

Nessun commento: