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mercoledì 12 dicembre 2007

Progettazione modulare:L'intellettuale tra cultura,società,costume,politica e arte


Destinatari: alunni della III E
Età Feudale
L'intellettuale ,professionista per una cultura di ispirazione profana, per un pubblico laico in lingua volgare si configura" Mestierante" giullare, con funzione di mediatore tra cultura popolare e cultura della chiesa.
Rintraccia , dal confronto tra diversi modelli letterari , sociali, poetici,artistici dei testi analizzati,concettualizzazioni riportanti il volto di intellettuale in età feudale.
Trasferite il post nel vostro blog e il link su Dante in inglese.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nella letteratura religiosa in volgare al di là dei motivi di carattere teologico, un aspetto comune era costituito dalla polemica contro il clero simoniaco, spesso risolta nell'invito all'imitazione di Cristo e al recupero dell'ideale evangelico di povertà, in controtendenza rispetto all'etica borghese.
Nella lauda di Iacopone da Todi "Fugio la croce" si nota la contrapposizione di due modi di vivere la religiosità. Infatti è un dialogo tra due personaggi, uno sente la divinità come una forza travolgente dinanzi alla quale l'individuo coglie il senso della propria inconsistenza, l'altra invece propone un rapporto più sereno e più superficiale con essa.
Guininzelli nel <"Al cuor gentil rempaira sempre amore" tratta un altro tema, quello dell'amore. In questa poesia, considerata vero e proprio "manifesto" teorico dello stil novo, Guininzelli dice che l'amore può trovare sede solo in un cuore nobile e definisce la nobiltà in termini spirituali anzichè politici.
Cavalcanti, al contrario di Guininzelli, vede l'amore come fonte di preoccupazione e distruzione interiore, ciò è chiaramente espresso nella poesia "Voi che per li occhi mi passaste 'l core"

Emanuele Rapisarda